Viviamo in un mondo connesso in cui siamo sommersi da crisi globali.  Nel mio lavoro cerco di aprire un dialogo pieno di speranza per il futuro, così come un riconoscimento e apprezzamento per le esperienze presenti e passate   in una tecnica che chiamo "percezionismo" o arte percezionista.

 

L'uso della tecnica degli antichi maestri conferisce importanza e prestigio a ogni oggetto che ritraggo. I resti ignorati della nostra cultura consumistica riflettono le decisioni apparentemente piccole, o gruppi di persone, che costruiscono, come gli strati di smalto, in una dichiarazione di grande impatto. La rappresentazione ritagliata, che implica i limiti illimitati o sconosciuti del soggetto, unita ai titoli suggestivi e alle immagini subliminali, porta lo spettatore a riflettere sulle storie nascoste e sull'impatto di questi frammenti ignorati e all'introspezione sulle proprie relazioni con l'ambiente, la cultura consumistica , l'un l'altro  e se stessi. I colori vivaci rafforzano la forza e il potere di ciò che è trascurato.